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8 marzo 2016: per le bambine del mondo la scuola fa ancora la differenza
In Italia, una parte delle ragazze straniere abbandona la scuola o viene ritirata. Molte di coloro che lasciano precocemente la scuola diventano poi "Neet": sette su dieci fra le adolescenti che abbandonano infatti non studiano né lavorano. Ricordiamolo per l'8 marzo, data tradizionale della festa della donna: l’uguaglianza di genere nell’educazione rimane un obiettivo prioritario, lontano dall’essere raggiunto nel nostro Paese e nel mondo.
Le trentunesima festa della donna, che come di consueto cadrà l'8 marzo, è anche quest'anno un giorno buono non tanto per festeggiare, ma per ricordare che l’uguaglianza di genere nell’educazione rimane un obiettivo prioritario e ancora lontano dall’essere raggiunto. Nel mondo, infatti:
- 31 milioni di bambine non frequentano la scuola primaria;
- 34 milioni di ragazze non frequentano la scuola secondaria;
- le ragazze riescono a scuola meglio dei maschi ma non hanno gli stessi percorsi scolastici;
- 8 ragazzi su 10 “bravi in matematica” seguono percorsi scolastici e universitari a carattere scientifico, mentre fanno lo stesso percorso solo 6 ragazze su 10 considerate ugualmente brave in materie scientifiche.
E questo vale anche per il nostro Paese. Un
articolo recente
che analizza i dati MIUR sulla
dispersione scolastica
e quelli del Ministero del Lavoro rileva che una parte rilevante di ragazze straniere abbandona la scuola (o viene ritirata). Sette su dieci diventano poi
Neet
, cioè non studiano né lavorano.
Sono soprattutto quattro i gruppi nazionali fra i quali la dispersione scolastica delle adolescenti è significativa:
le ragazze che lasciano la scuola sono egiziane, senegalesi, bangladesi e pachistane
.
La scuola fa la differenza, promuove l’autonomia e l’autostima; apre le porte sul mondo e indirizza bambine e bambini verso cammini possibili e aperti di autorealizzazione. Il video che condividiamo poco sotto, mostra in parallelo il risveglio e la giornata di due bambine nate lo stesso giorno, nello stesso luogo: la scuola cambia tutto, decide percorsi e destini.
Buon 8 marzo a tutte le amiche e a tutti coloro che ogni giorno agiscono per la parità, contro la discriminazione di genere, per la scuola di tutte le bambine, di tutto il mondo.
Graziella Favaro