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Quando i bambini cambiano scuola

Accompagnare i bambini stranieri da una scuola all'altra, con le schede passaggio da scaricare. Di Maria Arici e Giovanna Masiero.

di Redazione GiuntiScuola23 giugno 20179 minuti di lettura
Quando i bambini cambiano scuola | Giunti Scuola

Quando la fine della scuola rappresenta anche la chiusura di un ciclo, l’interrompersi di rapporti intrecciati con la classe, il momento del salutare i propri insegnanti in modo definitivo, il passaggio al nuovo, a un’altra realtà scolastica che aprirà le sue porte... come accompagnare gli studenti di origine straniera in questa delicata fase? Come sostenere la scuola nuova che li accoglierà, fornendo fin da subito le informazioni e le indicazioni fondamentali, senza però rischiare di indurre, senza volerlo, effetti di stigma o marginalizzazione? Pensiamo ad esempio a quando, nell’intento di “proteggere” lo studente, si trasmettono nel dettaglio gli errori e le difficoltà persistenti nel suo italiano: non riesce ancora a… non sa fare… manifesta difficoltà con… Oppure quando si decreta con entusiasmo il raggiungimento di obiettivi “minimi” senza che questi siano definiti concretamente e articolati in punti di approdo confrontati a punti di partenza, o abbiano il supporto di un efficace “portfolio linguistico”...

Uno strumento utile: la scheda passaggio

Un aiuto ci può venire dall'utilizzo di uno strumento specificamente pensato proprio per questi momenti di transizione: stiamo parlando della Scheda passaggio, presente in formato word su Vivoscuola, il portale della scuola trentina, all’indirizzo www.vivoscuola.it/intercultura , cliccando sull'icona del fascicolo "Strumenti", e sul sito IPRASE (Istituto provinciale per la ricerca e la sperimentazione educativa), nell'area "Scuola Inclusiva", sempre alla voce "Strumenti". Tale strumento è stato inizialmente pensato solo per il passaggio dalla scuola secondaria di primo grado alla secondaria di secondo grado o alla formazione professionale ma, successivamente, su richiesta di moltissimi docenti, ne è stata stilata una versione leggermente modificata , funzionale al passaggio anche dalla scuola primaria alla scuola secondaria di primo grado, un passaggio del tutto interno agli Istituti Comprensivi ma ugualmente delicato e, frequentemente, non privo di criticità.
La scheda passaggio è pensata per gli studenti neoarrivati, ma anche per gli studenti di remota immigrazione e di seconda generazione con particolari bisogni linguistici o di apprendimento. Essa è coerente nel contenuto e nella forma con la Scheda per il percorso didattico personalizzato , presentata in un precedente post ed è stata ideata per contenere tutti gli elementi di conoscenza necessari alle nuove scuole che accoglieranno gli studenti di origine straniera per favorire al massimo un loro inserimento positivo e proseguire così nella maniera più efficace possibile la promozione del loro percorso scolastico e formativo.
Proviamo, a titolo di esempio, a ripercorrere la storia scolastica di Xi, nata nel 2005 in Cina, che si appresta nei prossimi mesi a cambiare non solo ordine di scuola ma anche territorio. Iniziamo con il tener conto che non è la prima volta che Xi vive un cambiamento di questo tipo: lei, infatti, ha frequentato una scuola di città in Emilia, dove è arrivata direttamente dalla Cina all’età di sette anni, e da lì si è successivamente trasferita in una piccola realtà trentina di montagna, a metà della classe quarta. All'arrivo in questa nuova realtà territoriale e scolastica, un'accurata valutazione del livello linguistico di Xi, svolta utilizzando sia dei test di competenza che dei task per l’osservazione della competenza comunicativa e linguistica orale, come ad esempio quello sottoriportato, ha permesso di descrivere le sue prestazioni in questi termini: competenze linguistiche a livello A2 del QCER in tutte le abilità (scritte e orali).

A fine anno scolastico

A fine anno scolastico le competenze in italiano L2 di Xi descritte nella Scheda passaggio, redatta e inviata ad una scuola secondaria di primo grado della città di Trento, testimoniano una progressione dal livello A2 al livello B1. Anche in questo caso, a supporto di quanto dichiarato, ci sono registrazioni di task e test di competenza, direttamente confrontabili con quelli somministrati inizialmente.
Ma questo progresso negli apprendimenti, già di per sé significativo e ben descritto nella Scheda passaggio grazie all'apporto della facilitatrice linguistica che ha seguito Xi nel laboratorio di L2 e integrato il lavoro e le osservazioni dei docenti di classe, viene ulteriormente delineato e arricchito attraverso la compilazione della sezione "Ulteriori note", pensata appositamente sia per focalizzare significative variabili individuali e di contesto sia per fornire suggerimenti e indicazioni utili alla nuova scuola per supportare il percorso dell’alunna, come di seguito esemplificato:

Ulteriori note

Aspetti motivazionali/relazionali e caratteristiche comportamentali da segnalare. L’alunna si è dimostrata impegnata, diligente, interessata allo studio e alle varie attività didattiche proposte dalla scuola. È responsabile e volenterosa e ci tiene molto al proprio andamento scolastico e ai risultati raggiunti. È altresì disponibile e collaborativa con le insegnanti, alzando spesso la mano per intervenire e per eseguire le consegne.
Punti di forza, abilità, autonomie personali e sociali. L'alunna si è distinta sia per la sua capacità di acquisire velocemente formule e strutture della L2 – sia a livello orale che scritto – sia per la sua capacità di comprendere i complessi (per il suo livello di italiano L2) testi della lingua dello studio, arrivando al significato anche attraverso la sua buona intuizione quando non ci sia stata la possibilità di traduzione del lessico più complesso. L’alunna ha una buona memoria che la aiuta nell’acquisizione del lessico complesso.
Eventuali difficoltà incontrate nel processo di insegnamento/apprendimento e strategie attuate per superarle. Per quanto riguarda le competenze scritte l’alunna ha acquisito molto velocemente le abilità di scrittura nella L2 (molto lontana dalla propria L1) anche se conformemente al suo livello di italiano L2 fa degli errori ortografici e grammaticali per cui andrebbe sostenuta con un apposito laboratorio di italiano L2. Andrebbe altresì sostenuta adeguatamente nell’acquisizione dei linguaggi disciplinari che al grado scolastico superiore diventano ancora più complessi.
Frequenza scolastica. L'alunna ha sempre frequentato regolarmente sia le ore curricolari che il laboratorio di L2.
Partecipazione alle uscite e alle iniziative proposte dalla scuola. L'alunna non ha partecipato a tutte le uscite, per motivi non sempre ben compresi dalla scuola.
Rapporti con la famiglia. La famiglia si presenta regolarmente a scuola per comunicare con le insegnanti, ma c’è bisogno del mediatore o di un’altra figura di riferimento che traduca perché i genitori non conoscono per nulla la lingua italiana.
Consigli per favorire l’inserimento nel nuovo gruppo classe: L'alunna ha dimostrato di sapersi adattare e inserire in diversi gruppi di pari e anche in gruppi composti da alunni di diverse classi, perché molto tranquilla e accomodante, ma va particolarmente curata e sostenuta l’interazione che non sempre si è rivelata semplice e immediata, sia per motivi linguistici che di distanza culturale. L'alunna è molto disponibile nella traduzione dalla L2 alla L1 per i suoi compagni di classe cinesi ed ammirata per questo dai suoi compagni italiani: è quindi un elemento valorizzante su cui è importante fare leva. Nei lavori in piccolo gruppo l’alunna si è sempre dimostrata disponibile a collaborare con tutti i compagni e si è sempre relazionata positivamente, dimostrando educazione, correttezza e maturità; è quindi una modalità di lavoro a lei particolarmente congeniale.

La Scheda passaggio, sperimentata ormai da alcuni anni in molte scuole trentine, è uno strumento atteso e assai apprezzato dai referenti interculturali, che hanno la responsabilità di organizzare al meglio l'inserimento degli studenti di origine straniera nella nuova realtà scolastica. Viene generalmente inviata via mail dai colleghi referenti dei gradi inferiori nel mese di giugno, consentendo così alle scuole dei gradi superiori di conoscere per tempo e in maniera dettagliata la situazione dei loro nuovi studenti di madrelingua non italiana con specifici bisogni, nonché gli interventi messi in atto dalle scuole di provenienza e le eventuali specifiche figure professionali coinvolte: tutto ciò garantisce continuità e sinergia negli interventi ed evita inutili e dannose perdite di tempo.
La strada degli studenti di origine straniera, soprattutto nei passaggi alla scuola secondaria, è spesso, per vari motivi, irta di ostacoli e complessità. L'adozione di uno strumento che favorisce coerenza e continuità di pensiero e di intervento sulle situazioni di questi studenti, non rappresenta sicuramente la soluzione per tutti i problemi ma può, almeno in parte, smussare alcune difficoltà e rendere il loro cammino meno arduo e più sereno.

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