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Quando i bambini cambiano scuola
Accompagnare i bambini stranieri da una scuola all'altra, con le schede passaggio da scaricare. Di Maria Arici e Giovanna Masiero.
Quando la fine della scuola rappresenta anche la chiusura di un ciclo, l’interrompersi di rapporti intrecciati con la classe, il momento del salutare i propri insegnanti in modo definitivo, il passaggio al nuovo, a un’altra realtà scolastica che aprirà le sue porte... come accompagnare gli studenti di origine straniera in questa delicata fase? Come sostenere la scuola nuova che li accoglierà, fornendo fin da subito le informazioni e le indicazioni fondamentali, senza però rischiare di indurre, senza volerlo, effetti di stigma o marginalizzazione? Pensiamo ad esempio a quando, nell’intento di “proteggere” lo studente, si trasmettono nel dettaglio gli errori e le difficoltà persistenti nel suo italiano: non riesce ancora a… non sa fare… manifesta difficoltà con… Oppure quando si decreta con entusiasmo il raggiungimento di obiettivi “minimi” senza che questi siano definiti concretamente e articolati in punti di approdo confrontati a punti di partenza, o abbiano il supporto di un efficace “portfolio linguistico”...
Uno strumento utile: la scheda passaggio
Un aiuto ci può venire dall'utilizzo di uno strumento specificamente pensato proprio per questi momenti di transizione: stiamo parlando della Scheda passaggio, presente in formato word su Vivoscuola, il portale della scuola trentina, all’indirizzo
www.vivoscuola.it/intercultura
, cliccando sull'icona del fascicolo "Strumenti", e sul sito IPRASE (Istituto provinciale per la ricerca e la sperimentazione educativa), nell'area "Scuola Inclusiva", sempre alla voce "Strumenti". Tale strumento è stato inizialmente pensato solo per
il passaggio dalla scuola secondaria di primo grado
alla secondaria di secondo grado o alla formazione professionale ma, successivamente, su richiesta di moltissimi docenti, ne è stata stilata
una versione leggermente modificata
, funzionale al passaggio
anche dalla scuola primaria alla scuola secondaria di primo grado,
un passaggio del tutto interno agli Istituti Comprensivi ma ugualmente delicato e, frequentemente, non privo di criticità.
La scheda passaggio è pensata per gli studenti neoarrivati, ma anche per gli studenti di remota immigrazione e di seconda generazione con particolari bisogni linguistici o di apprendimento. Essa è coerente nel contenuto e nella forma con la
Scheda per il percorso didattico personalizzato
,
presentata in un precedente post
ed è stata ideata per contenere tutti gli elementi di conoscenza necessari alle nuove scuole che accoglieranno gli studenti di origine straniera per favorire al massimo un loro inserimento positivo e proseguire così nella maniera più efficace possibile la promozione del loro percorso scolastico e formativo.
Proviamo, a titolo di esempio, a ripercorrere la storia scolastica di Xi, nata nel 2005 in Cina, che si appresta nei prossimi mesi a cambiare non solo ordine di scuola ma anche territorio. Iniziamo con il tener conto che non è la prima volta che Xi vive un cambiamento di questo tipo: lei, infatti, ha frequentato una scuola di città in Emilia, dove è arrivata direttamente dalla Cina all’età di sette anni, e da lì si è successivamente trasferita in una piccola realtà trentina di montagna, a metà della classe quarta. All'arrivo in questa nuova realtà territoriale e scolastica, un'accurata valutazione del livello linguistico di Xi, svolta utilizzando sia dei test di competenza che dei task per l’osservazione della competenza comunicativa e linguistica orale, come ad esempio quello sottoriportato, ha permesso di descrivere le sue prestazioni in questi termini:
competenze linguistiche a livello A2 del QCER in tutte le abilità (scritte e orali).
A fine anno scolastico
A fine anno scolastico le competenze in italiano L2 di Xi descritte nella Scheda passaggio, redatta e inviata ad una scuola secondaria di primo grado della città di Trento, testimoniano una progressione dal livello A2 al livello B1. Anche in questo caso, a supporto di quanto dichiarato, ci sono registrazioni di task e test di competenza, direttamente confrontabili con quelli somministrati inizialmente.
Ma questo progresso negli apprendimenti, già di per sé significativo e ben descritto nella Scheda passaggio grazie all'apporto della facilitatrice linguistica che ha seguito Xi nel laboratorio di L2 e integrato il lavoro e le osservazioni dei docenti di classe, viene ulteriormente delineato e arricchito attraverso la compilazione della sezione "Ulteriori note", pensata appositamente sia per focalizzare significative variabili individuali e di contesto sia per fornire suggerimenti e indicazioni utili alla nuova scuola per supportare il percorso dell’alunna, come di seguito esemplificato:
Ulteriori note
Aspetti motivazionali/relazionali e caratteristiche comportamentali da segnalare. L’alunna si è dimostrata impegnata, diligente, interessata allo studio e alle varie attività didattiche proposte dalla scuola. È responsabile e volenterosa e ci tiene molto al proprio andamento scolastico e ai risultati raggiunti. È altresì disponibile e collaborativa con le insegnanti, alzando spesso la mano per intervenire e per eseguire le consegne.
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La Scheda passaggio, sperimentata ormai da alcuni anni in molte scuole trentine, è uno strumento atteso e assai apprezzato dai referenti interculturali, che hanno la responsabilità di organizzare al meglio l'inserimento degli studenti di origine straniera nella nuova realtà scolastica. Viene generalmente inviata via mail dai colleghi referenti dei gradi inferiori nel mese di giugno, consentendo così alle scuole dei gradi superiori di conoscere per tempo e in maniera dettagliata la situazione dei loro nuovi studenti di madrelingua non italiana con specifici bisogni, nonché gli interventi messi in atto dalle scuole di provenienza e le eventuali specifiche figure professionali coinvolte: tutto ciò garantisce continuità e sinergia negli interventi ed evita inutili e dannose perdite di tempo.
La strada degli studenti di origine straniera, soprattutto nei passaggi alla scuola secondaria, è spesso, per vari motivi, irta di ostacoli e complessità. L'adozione di uno strumento che favorisce coerenza e continuità di pensiero e di intervento sulle situazioni di questi studenti, non rappresenta sicuramente la soluzione per tutti i problemi ma può, almeno in parte, smussare alcune difficoltà e rendere il loro cammino meno arduo e più sereno.